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Italy, Ustica Island

Eco sustainable home

Property

Laura Galvano - Aldo Li Bianchi

Profession

Architects

Sul tetto giardino crescono indisturbati fichi d'india, agavi e altre piante grasse capaci di sopportare l'aerosol salmastro delle brezze marine

Secondo il racconto di Omero la dea che qui regnava si muoveva in modo invisibile e in questa casa, concepita come un organismo che respira, sembra di sentirne la voce ammaliante fluttuare nelle correnti d'aria.

La ricerca di strategie bioclimatiche a difesa delle radiazioni solari e dell'aggressività dei venti si nasconde dietro il volume rigoroso e il rivestimento modulare di quest'architettura dalle geometrie razionaliste. L'utilizzo prevalentemente estivo dell'abitazione in contrada Tramontana nell'isola di Ustica, ha privilegiato l'esposizione a Nord, verso il mare distante solo poche centinaia di metri. Il comfort termico è assicurato dalle "pareti ventilate" rivestite da lastre di pietra lavica che formano un involucro con alte prestazioni isolanti al di sotto del quale circolano le correnti d'aria.

L'organismo edilizio si integra con l'ambiente esterno, non solo nei colori e nei materiali, ma anche attraverso lo scambio termico con ambienti interrati

Il tetto giardino su cui crescono indisturbati fichi d'india, agavi e altre piante grasse capaci di sopportare l'aerosol salmastro delle brezze marine, contribuisce a mantenere gli ambienti interni freschi d'estate e caldi d'inverno grazie alle sue proprietà isolanti. La costruzione s'integra così in modo armonico nel paesaggio selvaggio, caratterizzato da cespugli di macchia mediterranea in cui prevalgono il lentisco e la ginestra. Casa e arbusti sono battuti per lunghi periodi dell'anno dai venti di maestrale e tramontana, ma l'edificio è protetto dal guscio di pietra lavica, materiale connaturato al carattere di quest'isola conosciuta come la "Perla nera del Mediterraneo". Un luogo incantato, roccioso e brullo in cui la natura si esprime all'ennesima potenza e dove il mare, a seconda della luce, vibra dal turchese al blu cobalto. L'ingresso, riparato da un pergolato che lo protegge dai raggi solari, si apre sul fronte che guarda a Sud verso il monte "Guardia dei Turchi", dove si trova il cratere del vulcano di cui l'isola è la sommità. A Nord invece, un'ampia terrazza con pavimentazione in legno definisce lo spazio outdoor sul quale si affacciano le due camere da letto collocate alle opposte estremità della costruzione. L'edificio e i terrazzi sono isolati dal terreno su cui appaiono delicatamente poggiati, quasi fossero ospiti passeggeri sull'isola di Circe, figura omerica figlia di Helios, il dio Sole che trattenne a Ustica i compagni di Ulisse tramutandoli con i suoi incantesimi in animali.





L'architettura s'integra con l'habitat esterno non solo nei colori e nei materiali ma anche attraverso lo scambio termico con ambienti interrati utilizzando il free-cooling, un originale sistema di raffreddamento naturale. La struttura è infatti concepita come un organismo che respira. Due "narici" - canne di ventilazione - catturano l'aria che una volta a contatto con l'acqua contenuta in una cisterna incassata nel terreno sottostante il terrazzo, si raffredda come per "magia". Così trattata circola nel vuoto ricavato sotto il piano di calpestio dove si crea una vera bolla di aria fresca che, immessa negli interni tramite bocchette di aerazione, li refrigera senza ricorrere ai comuni condizionatori elettrici.

L'edificio e i terrazzi sono isolati dal terreno su cui appaiono delicatamente poggiati, quasi fossero ospiti passeggeri dell'isola

I bisogni dell'abitare contemporaneo trovano così una risposta nelle tecniche innovative di controllo energetico e climatico, al contempo naturali ed ecosostenibili, del progetto architettonico. Al guscio nero della casa fa da contraltare l'etereo volume bianco del gazebo, che trova tuttavia continuità negli arredi interni ed esterni, dal carattere minimal disegnati su misura dai due progettisti. Anche il legno del parquet è un continuum che qualifica tutte le superfici calpestabili. Unica eccezione per il bagno, dove ritroviamo il nero della lava che si confronta con le pareti a mosaico di colore blu intenso e luminoso come il mare incontaminato della prima Area Marina Protetta istituita in Italia, dove è ancora possibile rimanere ammaliati.





Story by Giovanna Cirino
Photo © Santi Caleca
Progettisti: Studio Li Bianchi